In montagna si parla già di “anno delle famiglie”. Complice la crisi economica senza tregua, sulle piste quest’anno le attenzioni saranno rivolte in modo particolare alle famiglie. Super sconti, pacchetti “all inclusive”, tate e “asili nevosi” per i bimbi più piccoli. E un occhio sempre vigile sulla sicurezza degli impianti e delle nuove strutture. Sulla neve, forse, quest’anno si vedranno sempre più bambini e i loro genitori. Almeno questo è quello che si augurano e auspicano i gestori delle stazioni sciistiche. Sì perchè, da una parte si teme che l’attuale fase recessiva induca sempre più gli utenti stagionali a glissare la vacanza invernale, a favore di altre spese obbligate, dall’altra se non si apportano modifiche alla solita offerta, si rischia di vedere sfumare il passaggio di consegne dal genitore al figlio riguardo l’amata villeggiatura sulla neve, il che vorrebbe dire un futuro tutto in salita per gli operatori delle vallate. Questo non significa certamente che nelle località d’inverno non si vedranno giorno e notte giovani e giovanissimi in balia del divertimento più sfrenato o che i locali di enogastronomia non vedranno gli avventori, con qualche anno in più, rilassarsi e deliziarsi degustando buoni bicchieri di vino e grappa davanti a succulenti piatti di polenta fumante, speck, bresaola e dolci tipici.
Questo per il momento rimarrà invariato, se non nel numero di utenti, quantomeno nella sostanza. Mentre in altre parti d’europa, vedi Svizzera, Francia e non ultima Austria, la pratica dello sci è ormai da tempo entrata a far parte dei cosiddetti sport popolari, con relativo ridimensionamento dei costi, sostenibili perciò da una maggioranza di popolazione, da noi le istituzioni non se ne interessano particolarmente e non se ne parla proprio di considerarlo alla stregua di quegli sport tanto amati fin da piccoli.
Così, accade che un nucleo familiare non di rado si trovi ad affrontare spese attorno ai mille euro, persino per un solo week end sulla neve. Per far fronte a tutto ciò, le stazioni stanno proponendo pacchetti su misura a prezzi scontati concepiti per tutta la famiglia, e nel contempo stanno attrezzando specifiche aree e percorsi alternativi sia per i bambini, che per gli adulti alle prime armi. Il tutto con lo scopo di fidelizzare maggiormente la clientela affezionata e attirare un numero maggiore di nuovi ‘adepti’. Un esempio di ridimensionamento dei prezzi sulle piste lo troviamo a St. Moritz, dove attraverso l’utilizzo di skipass notevolmente scontati, un fine settimana per una famiglia può aggirarsi attorno ai 450 euro, tutto incluso. A proposito di attività sciistica ‘really safe’, presso Zuoz e Celerina sono in funzione seggiovie con dispositivi specificamente messi a punto per la sicurezza dei bambini.
E proprio a favore di questi ultimi, a Corviglia insieme ai classici snowpark per i più grandi, sono a disposizione due kidspark, di dimensioni ridotte per i più piccoli. A Pontresina, poi, troviamo il ‘Mondo degli sci’ per bambini, uno speciale parco divertimenti costituito da villaggio delle nevi, tapis roulant, miniskilift. A Torgnon, Valtournenche, in Val d’Aosta, una famiglia con 429 euro può permettersi una settimana bianca. Cervinia propone alle famiglie sconti per bambini e ragazzi fino al trenta, cinquanta per cento, oltre ad offrire piste slow ski per chi ama le discese tranquille. In Val Badia e precisamente a Corvara, Colfosco e La Villa sorgono parchi gioco invernali. In Val di Fassa fioccano i Kinderpark e gli asili di sci, permettendo ai genitori di trascorrere il tempo sulle piste in tutto relax. Così come su Plan de Corones vediamo Croniworld e Kids Safety Park, una specie di scuola di sci per i piccoli, in veste di gioco, per poter imparare le regole divertendosi.
Il grande comprensorio di Dolomiti Supersky oltre ad allestire parchi gioco sulla neve e creare discese in slittino, attraverso la promozione dello SkiSpecial for Kids regala alle famiglie, per il periodo primaverile, soggiorni e piste gratuite a tutti i bambini, e non solo, i figli un po’ più grandi potranno pagare la metà.
Leave a Reply