Abbazia – Opatjia…il lato ‘Liberty’ della riviera

Opatija,Abbazia-CroaziaAll’estremità settentrionale del golfo del Quarnaro, nel cuore della bellissima riviera croata, incontriamo la città di Abbazia (Opatija), lungo la costa nord-orientale della penisola di Istria. Splendida località marittima, che sarebbe troppo riduttivo definire semplicemente ‘meta balneare’. Città dai sapori unici, baciata dal clima, suo complice; si caratterizza per la carismatica coerenza architettonica costituita da un tripudio di palazzi in stile e meravigliose ville Liberty che sorgono tra giardini fioriti, pini marittimi, meravigliose palme e agavi. Si ritrova, qui in queste zone, un panorama unico. Distante circa 12 km da Fiume-Rijeka, e con vista sulle maggiori isole dell’Adriatico di Cherso-Cres e Veglia-Krk, pare essere geograficamente il fulcro perfetto, dalle numerose nonché salutari peculiarità.Gli amanti della natura saranno felici di sapere che il clima mediterraneo di Abbazia ha opportunamente contribuito alla crescita e alla protezione della vegetazione lussureggiante dei suoi parchi e delle numerose passeggiate. La vicinanza del Monte Maggiore assicura notti fresche, mentre la primavera tende ad essere la parte più piacevole dell’anno. Opatija riceve sempre una giusta quota di pioggia che è vitale per mantenere la sua vegetazione. In inverno, di solito non c’è la neve, mentre il gelo è molto raro e breve. Essendo protetta dai venti freddi e forti, questo contribuisce alla splendida vitalità della sua flora.

L’acqua trasparente e molto profonda fin da subito, le spiagge rocciose e le sue insenature ne fanno una località turistica balneare a tutti gli effetti, ma anche la stagione di fine d’anno non è da sottovalutare, infatti non a caso viene definita la Nizza dell’Adriatico.

Opatija prende il nome dall’abbazia benedettina di San Giacomo che risale alla metà del ‘400 e che si trova nel centro vicino al mare, oggi profondamente rimodernata, è stata fondata qui nel tardo Medioevo dai monaci benedettini. Questa stessa “Opatija”, che in croato significa appunto abbazia, fu abbandonata dal XIX secolo, anche se il suo fulcro,la Chiesa di san Giacomo (Crkva Svetog Jakova), si trova ancora oggi quasi in riva al mare. Sorta come rifugio per le persone da tutta Europa, un insediamento civile crebbe pian piano intorno all’abbazia nel XVI secolo. Ma fu nel XIX secolo che la città di Abbazia venne scoperta e selezionata come potenziale luogo di cura, e fu allora che il suo sviluppo e le relative infrastrutture realmente cominciarono ad espandersi. La storia di Abbazia come destinazione turistica ha inizio nel 1840, quando un mercante dalla vicina città di Fiume, Iginio Scarpa costruì la Villa Angiolina che serviva sia come rifugio per la famiglia, sia come un luogo per raduni riservati all’alta società. Con i membri della monarchia austro-ungarica inclusi nella lista degli ospiti di Scarpa, il fascino di Abbazia, come meta di vacanza si diffuse rapidamente. I turisti nel diciannovesimo secolo non erano interessati a prendere il sole quale vezzo, piuttosto si dedicavano alla classica villeggiatura, per godere delle proprietà curative dell’aria fresca del mare, della salsedine e dell’acqua ricca di preziosi benefici. Iniziava, così, un vero e proprio viaggio per la salute, lontano dalle città fumose. Opatija, con il suo clima caldo e la mite brezza marina, era la meta ideale. Abbazia ebbe il suo importante passo avanti sotto il dominio dell’impero austro-ungarico che si stava espandendo. Spinta dal parere dei medici migliori, in particolare l’austriaco Leopold Schrötter, che trovava l’aria di mare locale essere una cura eccellente per i malanni della gola, l’azienda ferroviaria del sud o Südbahn aveva costruito una linea diretta da Vienna a Rijeka. Nel contempo la costruzione di hotel era all’ordine del giorno, visto come un requisito importante per soddisfare le esigenze di una crescente industria turistica. Nel 1884, aprì le porte il primo sanatorio di Abbazia, il Quarnero, che continua a funzionare tutt’oggi come Hotel Kvarner . Fin dai suoi primi giorni, Opatija è sempre stata considerata come un luogo esclusivo e ben presto divenne popolare tra la famiglia reale austro-ungarica. L’imperatore Francesco Giuseppe era un visitatore regolare, e qui fu raggiunto dal suo omologo tedesco Guglielmo II nel 1894. Così fece pure l’arciduca Francesco Ferdinando. Opatija sviluppò presto una sorta di Monte Carlo dell’adriatico; raggiungevano questa costa anche prestigiose personalità della cultura, che sceglievano Abbazia come luogo per rinvigorire le loro caratteristiche creative e artistiche. Durante il periodo tra le due guerre, Abbazia ospitò un Festival dell’Operetta europea. Il festival di Opatija è ancora  presente ad oggi come “Dora”, uno degli eventi più importanti dello spettacolo annuale.

La splendida “Villa Angiolina”, costruita appunto nel 1844, nel mezzo di un grande parco secolare di piante esotiche, venne considerata punto di riferimento per lo sviluppo della città, alla stregua di un resort dedicato all’alta società. Non a caso, le figure di rilievo della popolazione si incontravano nei dintorni della villa, frequentando i ricevimenti sontuosi destinati esclusivamente agli alti ranghi. Diede un forte impulso a un turismo ante litteram, che già a fine Ottocento e nel periodo della Belle Epoque portò qui regnanti e ospiti illustri come Gustav Mahler, Anton Checov, Giacomo Puccini e James Joyce. La villa ora ospita il “Museo del turismo croato” (Hrvatski muzej turizma, Parco Angiolina 1, Tel. 099 239 14 46, aperto da martedì a domenica, ore 10:00 -18:00, ingresso libero.). Merita una visita, se non altro perché dà la possibilità di sbirciare all’interno della villa, con il suo ingresso ornato con cura, i pavimenti a mosaico, il soffitto e le colonne in stile corinzio, oltre che la visualizzazione di vecchie fotografie, antichi libri-guida e manifesti del resort.

Se si desidera soggiornare nella fantastica città di Abbazia, numerose sono le proposte, anche se in inverno non tutti gli alberghi sono aperti. Tra quelli ristrutturati di recente e aperti durante la stagione invernale, nel centro di Opatjia, ricordiamo il Grand Hotel Ambasador, cinque stelle, situato su di un piccolo promontorio, e il Grand Hotel Adriatic, quattro stelle, terrazzato, regala una grandiosa vista sulla riviera.

Nel corso degli anni Abbazia è stata etichettata come il luogo perfetto, un luogo per rilassarsi e ricercare piacere attraverso i suoi paesaggi naturali e le attrazioni turistiche. In questi giorni questo splendido villaggio costiero sta vivendo una sorta di boom riferito al  centro termale e riguardo il turismo del benessere, con quasi tutti gli hotel nella fascia da 4 a 5 stelle, dotate di piscine coperte, saune, bagni di vapore, sale massaggi, e una gamma completa di trattamenti estetici. Tutto per soddisfare le esigenze dei clienti!

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